Le tecnologie incentivate per il Conto Termico si dividono in due gruppi
Per i soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario per interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza:
Per le amministrazioni pubbliche, relativamente alla realizzazione di uno o più degli interventi in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione:
Il Decreto ha inoltre previsto un sistema premiante per apparecchi e caldaie che presentano livelli di emissioni ulteriormente ridotti rispetto ai criteri base per l’accesso: quindi a minori emissioni di polveri, maggiore potrà essere l’incentivo.
Il Decreto subirà un primo aggiornamento dopo due anni dalla data di entrata in vigore con l’obiettivo, si legge nel testo, “di tenere sotto controllo l’andamento della spesa”. A ogni modo, al raggiungimento di un tetto di spesa di 700 milioni per i privati e di 200 milioni di euro per la Pubblica Amministrazione, non saranno accettate nuove domande di accesso all’incentivo.
Questa proposta di Decreto è stata revisionata dalle Conferenza Unificata Stato Regioni e gli aspetti più significativi delle modifiche richieste sono:
Procedura per le domande
Inoltrare domanda al GSE entro 60 gg dalla fine lavori attraverso scheda-domanda che indichi intervento e spesa
Documentazione che può essere richiesta:
Le spese per ACE o diagnosi per le PA sono incentivate al 100%; per i privati al 50%. Non concorre a formare il limite di incentivo.
conservazione di tutta la documentazione per anni durata incentivo e successivi 5 anni, in particolare per impianti a biomassa, si devono conservare per 5 anni le fatture di acquisto delle biomasse.